Thursday, October 16, 2008

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16/10/2008 Cardinal Zen on the Synod at Vatican Radio

È stata una riflessione sulla Chiesa cattolica di Hong Kong ad aprire, ieri mattina, il Sinodo dei Vescovi sulla Parola di Dio, in corso in Vaticano. Al centro della 16.ma Congregazione generale anche il problema dell’alfabetizzazione, in relazione alla diffusione della Bibbia, e la questione dell’esegesi biblica, sulla scia dell’intervento pronunciato ieri da Benedetto XVI. Il servizio Isabella Piro:
The Revealed Word has not yet arrived in Hong Kong, but there is still harmony among the main local religions: the echoes of the East so they arrived in the Synod Hall. In particular, it was noted that teaching young people the virtues of Chinese tradition means to help them make a step toward sainthood, without the decline of the sacred values \u200b\u200bof life, marriage and the family. Decline - remembered - even leading to contamination of the milk in the name of easy money. Specifically, then, the thought of Cardinal Joseph Zen Ze-Kiun, bishop of Hong Kong, who cited a sort of alliance between the Catholic Church in China and Confucianism.
Ascoltiamolo ai nostri microfoni:
R. – Ad Hong Kong, noi abbiamo una grande amicizia con tutte le religioni. Il confucianesimo non è di per sé una religione, anche se ad Hong Kong è considerato come se fosse una religione. Noi lavoriamo bene insieme, anche perché gli iscritti del confucianesimo sono tutte persone che hanno una preparazione classica e che hanno studiano a scuola. Sono, quindi, presenti molti valori cristiani, anche se senza il nome. In questi tempi in cui siamo minacciato ovunque da questo forte materialismo, la dottrina confuciana è certamente una grande alleata. Già una volta i vescovi presenti in Taiwan avevano fatto un buon lavoro ed uno sforzo di sintesi tra il confucianesimo e il cristianesimo. Dobbiamo anzitutto difendere l’onestà naturale e quindi tutte le ingiustizie che vengono compiute contro l’onestà naturale. La Parola di Dio è creatrice della coscienza e continua a parlare alla coscienza umana: è la Parola. Quando vediamo che non c’è ancora un’altra parola di rivelazione esplicita e soprannaturale, facciamo allora forza su quella voce che Dio ha già dato, quella voce della coscienza che è molto preziosa. E’ per questo che spero che entro la conclusione di questo Sinodo si dia un accenno sufficiente anche a questo aspetto, che è molto prezioso.
D. – Lei ha fatto riferimento anche ai rapporti tra scienza e fede?
R. – Sì, perché anche la scienza per un non cattolico è una via per arrivare a Dio. Le meraviglie dell’universo si fanno ancora più evidenti allo scienziato quando fa una grande scoperta, quando prova questo senso di meraviglia, quasi di paura davanti al mistero grandioso dell’universo. E’ questa una via alla fede e, quindi, diamo importanza a questa via, a questo metodo che il Signore stesso ha scelto.
D. – Possiamo fare un bilancio sull’attuale situazione dei cattolici in Cina?
R. – Nessuno è in grado di poter fare questo bilancio, anche perché nessuno è in possesso di cifre attendibili. E’ vero che si sente un vuoto e che la gente allora cerca la religione; ma è anche vero che il secolarismo sta invadendo il mondo e molti credono can live without transcendent values. It 'difficult, therefore, to take stock. We hope that our hearts are always open to the voice of the Lord.
D. - We know that mainland China is not represented here at the Synod: we can do but hope for the next Synod?
R. - We hope so, but it is necessary that the government is open and truly understand that religious freedom is not to harm anyone, but rather for the benefit of all.