Thursday, October 16, 2008

Cubase 5.x Voor De Mac

16/10/2008 Cardinal Zen on the Synod at Vatican Radio

È stata una riflessione sulla Chiesa cattolica di Hong Kong ad aprire, ieri mattina, il Sinodo dei Vescovi sulla Parola di Dio, in corso in Vaticano. Al centro della 16.ma Congregazione generale anche il problema dell’alfabetizzazione, in relazione alla diffusione della Bibbia, e la questione dell’esegesi biblica, sulla scia dell’intervento pronunciato ieri da Benedetto XVI. Il servizio Isabella Piro:
The Revealed Word has not yet arrived in Hong Kong, but there is still harmony among the main local religions: the echoes of the East so they arrived in the Synod Hall. In particular, it was noted that teaching young people the virtues of Chinese tradition means to help them make a step toward sainthood, without the decline of the sacred values \u200b\u200bof life, marriage and the family. Decline - remembered - even leading to contamination of the milk in the name of easy money. Specifically, then, the thought of Cardinal Joseph Zen Ze-Kiun, bishop of Hong Kong, who cited a sort of alliance between the Catholic Church in China and Confucianism.
Ascoltiamolo ai nostri microfoni:
R. – Ad Hong Kong, noi abbiamo una grande amicizia con tutte le religioni. Il confucianesimo non è di per sé una religione, anche se ad Hong Kong è considerato come se fosse una religione. Noi lavoriamo bene insieme, anche perché gli iscritti del confucianesimo sono tutte persone che hanno una preparazione classica e che hanno studiano a scuola. Sono, quindi, presenti molti valori cristiani, anche se senza il nome. In questi tempi in cui siamo minacciato ovunque da questo forte materialismo, la dottrina confuciana è certamente una grande alleata. Già una volta i vescovi presenti in Taiwan avevano fatto un buon lavoro ed uno sforzo di sintesi tra il confucianesimo e il cristianesimo. Dobbiamo anzitutto difendere l’onestà naturale e quindi tutte le ingiustizie che vengono compiute contro l’onestà naturale. La Parola di Dio è creatrice della coscienza e continua a parlare alla coscienza umana: è la Parola. Quando vediamo che non c’è ancora un’altra parola di rivelazione esplicita e soprannaturale, facciamo allora forza su quella voce che Dio ha già dato, quella voce della coscienza che è molto preziosa. E’ per questo che spero che entro la conclusione di questo Sinodo si dia un accenno sufficiente anche a questo aspetto, che è molto prezioso.
D. – Lei ha fatto riferimento anche ai rapporti tra scienza e fede?
R. – Sì, perché anche la scienza per un non cattolico è una via per arrivare a Dio. Le meraviglie dell’universo si fanno ancora più evidenti allo scienziato quando fa una grande scoperta, quando prova questo senso di meraviglia, quasi di paura davanti al mistero grandioso dell’universo. E’ questa una via alla fede e, quindi, diamo importanza a questa via, a questo metodo che il Signore stesso ha scelto.
D. – Possiamo fare un bilancio sull’attuale situazione dei cattolici in Cina?
R. – Nessuno è in grado di poter fare questo bilancio, anche perché nessuno è in possesso di cifre attendibili. E’ vero che si sente un vuoto e che la gente allora cerca la religione; ma è anche vero che il secolarismo sta invadendo il mondo e molti credono can live without transcendent values. It 'difficult, therefore, to take stock. We hope that our hearts are always open to the voice of the Lord.
D. - We know that mainland China is not represented here at the Synod: we can do but hope for the next Synod?
R. - We hope so, but it is necessary that the government is open and truly understand that religious freedom is not to harm anyone, but rather for the benefit of all.

Sunday, May 18, 2008

Does Chicken Broth Expire

05/18/2008 Feast of the Trinity 'A

Feast of the Trinity '.
Feast of Love, the abundance of divine love. Feast of lentenza wrath of God and the richness of his forgiveness.

I had the joy of celebrating for the first time in Church of the Trinity ', the country church of our country Lump Appula. I have seen the ancient frescoes that are completely detached from the family of this little chapel and we can not 'do anything' cause no money. I wonder what the government really do to protect and preserve these treasures tell. I guess that is preserved only if you pay for. Mah ....!

It 'nice to meet all the people and friends. Today Mariassunta then I saw a baby bump! His son will be born 'at the end of July. That's nice.

Today we ate the meat sauce orecchiette 'Puglia. Orecchiette prepared by hand by my grandmother, my grandmother Rose. That good!


Tuesday 'morning delivery by train to Rome. Wednesday ' I will have to 'accept HIM father Dominic, priest of the Diocese of Hong Kong, which will arrive' in Italy to study Italian first in Assisi and then for the study of moral theology in Rome. Meanwhile, on May 24 we will be at Lump all week and will accompany him on June 2 'to Assisi.

Saturday, May 17, 2008

Is Cysts In Your Breast Bad

Friday 05/17/2008 'In Italy

Yesterday I was in bed with fever and vomiting. I know that I had indigestion. But nothing serious 'cause now I'm already' well.

Tomorrow feast of the Most Holy Trinity ', Don Franco Vitucci invited me to celebrate Mass at 10.00 am at the country church of Trinita'. It 's the first time it will celebrate' entry into the church, simple and beautiful.

Yesterday, Friday '16, the pope made public la preghiera per il 24 maggio, giornata di preghiera universale per la Cina. La pubblico qua in lingua italiana e cinese.

Nella Lettera ai Vescovi, ai presbiteri, alle persone consacrate e ai fedeli laici della Chiesa cattolica nella Repubblica Popolare Cinese, del 27 maggio 2007, il Santo Padre Benedetto XVI scrive: "Carissimi Pastori e fedeli tutti, il giorno 24 maggio, che è dedicato alla memoria liturgica della Beata Vergine Maria, Aiuto dei Cristiani - la quale è venerata con tanta devozione nel santuario mariano di Sheshan a Shanghai -, in futuro potrebbe divenire occasione per i cattolici di tutto il mondo di unirsi in preghiera con la Chiesa che è in Cina. Desidero che quella data sia per voi una giornata di preghiera per la Chiesa in Cina. Vi esorto a celebrarla rinnovando la vostra comunione di fede in Gesù Nostro Signore e di fedeltà al Papa, pregando affinché l'unità tra di voi sia sempre più profonda e visibile. [...] Nella medesima Giornata i cattolici nel mondo intero - in particolare quelli che sono di origine cinese - mostreranno la loro fraterna solidarietà e sollecitudine per voi, chiedendo al Signore della storia il dono della perseveranza nella testimonianza, certi che le vostre sofferenze passate e presenti per il santo Nome di Gesù e la vostra intrepida lealtà al Suo Vicario in terra saranno premiate, anche se talvolta tutto possa sembrare un triste fallimento" (n. 19).
Per la prossima Giornata, Sua Santità ha composto la seguente "Preghiera a Nostra Signora di Sheshan", che potrà essere usata in tutta la Chiesa:
TESTO IN LINGUA CINESE TRADIZIONALE

Pope Benedict XVI to the Sheshan Virgin chanting pro-essays
Traditional Chinese

the Blessed Virgin Mary,
the mother of the Incarnate Word, is our mother,
you Sheshan Temple is known as the "Mary Help of Christians"
full of the entire Church in China pay tribute to your love,
today we go over your desk, ask you to bless.
Please Chuigu the People of God, and the mother's care
lead them onto the path of truth and love,
them under any circumstances,
can become a harmonious coexistence for all the people of the enzyme.

obey your subject in Nazareth, said, "Yes",
to eternal Son of God in your chaste womb made flesh,
the history of salvation from the start,
your kindliness to give their assistance and this project,
painful razor to pierce your soul,
important until the last moment, a little hill in Galva, cross,
當您聖子犧牲自己,使世人獲得生命時,
您佇立在祂身旁。

從那時開始,為一切在信仰中追隨您聖子耶穌
並跟著祂背起十字架的人,
您以一種嶄新的形式,成了他們的母親。
希望之母,您在聖週六的黑暗中,
仍懷著堅定不移的信心,迎接復活節的黎明,
請將這分辨的能力賞給您的子女,
使他們在任何處境中,即使是最黑暗的時刻,
仍能見到天主親臨的標記。

佘山聖母,請援助那些在日常勞苦中,
仍繼續相信、希望、和實踐愛德的中國教友,
使他們永不懼怕向世界宣講耶穌,
並在耶穌跟前為世界祈禱。
您以塑像的形態,矗立於佘山聖殿頂,高舉張開雙臂的聖子,
向世界展示祂對世人的深愛。
Help Catholics always love to make this credible witness,
make them the rock of Peter and the Church together.
Chinese mother, the mother of Asia, now and forever, please pray for us often. Amen.

[00754-AA.01] [Testo originale: Cinese Tradizionale]
Preghiera a Nostra Signora di Sheshan

Vergine Santissima, Madre del Verbo incarnato e Madre nostra,
venerata col titolo di "Aiuto dei cristiani" nel Santuario di Sheshan,
verso cui guarda con devoto affetto l’intera Chiesa che è in Cina,
veniamo oggi davanti a te per implorare la tua protezione.
Volgi il tuo sguardo al Popolo di Dio e guidalo con sollecitudine materna
sulle strade della verità e dell’amore, affinché sia in ogni circostanza
fermento di armoniosa convivenza tra tutti i cittadini.

Con il docile "sì" pronunciato a Nazaret tu consentisti
all’eterno Figlio di Dio di prendere carne nel tuo seno verginale
e di avviare così nella storia l’opera della Redenzione,
alla quale cooperasti poi con solerte dedizione,
accettando che la spada del dolore trafiggesse la tua anima,
fino all’ora suprema della Croce, quando sul Calvario restasti
ritta accanto a tuo Figlio che moriva perché l’uomo vivesse.

Da allora tu divenisti, in maniera nuova, Madre
di tutti coloro che accolgono nella fede il tuo Figlio Gesù
e accettano di seguirlo prendendo la sua Croce sulle spalle.
Madre della speranza, che nel buio del Sabato santo andasti
con incrollabile fiducia incontro al mattino di Pasqua,
dona ai tuoi figli la capacità di discernere in ogni situazione,
even those that are darkest, the signs of God's loving presence

Our Lady of Sheshan, sustain all those in China,
amid their daily trials, continue to believe, to hope, to love, to never
afraid to speak of Jesus to the world and the world to Jesus
In the statue overlooking the Shrine you lift your Son on high,
to the world with open arms in a gesture of love.
Help Catholics always to be credible witnesses to this love,
clinging to the rock of Peter on which the Church is built.
Mother of China and all Asia, pray for us now and forever. Amen!
[00754-01.01] [Testo originale: Italiano]

Thursday, May 15, 2008

The Notorious Shelly Martinez

strange

Sono ormai 2 settimane da quando sono in Italia. Ringrazio Dio.
Pasqualino mi ha fatto notare che non aggiorno piu' questo blog. Allora con senso di dovere eccomi qua.

Il viaggio di ritorno in Italia e' andato bene, se non fosse stato per il ritardo di un'ora dell'Alitalia da Roma per Bari.

Poi la gioia di incontrare tutti e ciascuno, in aeroporto (nonostante fossere le 23.30), a casa mia, in chiesa, a Grumo, a Noicattaro e anche alla libreria delle Paoline!

Ad una settimana esatta dal mio arrivo in Italia, con mia mamma siamo andati a Bologna. La gioia di incontrare i miei 3 nipotini e mia sorella Lea con suo marito Rino mi hanno welcomed. Then the joy of playing with the tiny Alessia (one year and some months ...!). Then my mom did the medical examination where the infection have assured the prosthetic right leg. Must 'do another surgery, the third on the same hip, where the explanted prosthesis, bomb bones with antibiotics and finally if it' s possible the implantation of another prosthesis. For now 'listings from 2 to 3 months of waiting. The project will make it 'in Bologna, at Rizzoli.

Before leaving for Bologna, I celebrated the first communion of a group of children in my first parish Noicattaro, Santa Maria della Pace. Domenico and another child were baptized by me 9 years ago. The meeting with my first comunita' che ho servito da prete mi ha rallegrato. Non ho avuto pero' tempo a sufficienza per parlare con tutti perche' dovevo celebrare un funerale di un mio parente a Grumo.

Ieri sera, poi, sono stato a Triggiano nella chiesa di San Giuseppe Moscati, invitato da don Salvatore e da don Massimo D'Abbicco per una messa di suffragio per una donna della strada. Ho avuto modo di conoscere meglio l'opera di don Massimo che insieme ad alcuni laici, membri dell'associazione di don Oreste Benzi, Giovanni XXIII, si prendono cura delle ragazze di strada delle nostre citta'. Grazie per il vostro lavoro.

Che bello ritornare a casa tra i propri famigliari e incontrare la propria gente.
Alla prossima....

Friday, April 4, 2008

Where Can You Buy Jac Vanek Bracelets In England?

05/15/2008 04/04/2008 - PIME celebrate 150 years of evangelization in Hong Kong 20/03/2008

Rome (AsiaNews) - On 10 April this year marks the 150th anniversary of the PIME in Hong Kong. The first missionaries of the "Lombard Seminary for Foreign Missions" set foot on this piece of land in 1858. At first they worked for the few local Catholics or Macao and the Irish soldiers of the British army settled in the colony. But now some have begun to evangelize the Chinese villages in Kowloon, the mainland, and Sai Kung, to begin a story that led to the maturity of the diocese of Hong Kong, which still stands today in announcing the commitment, in charity, education, the fight for justice and democracy.
Our community and the Church of the PIME in Hong Kong will celebrate the event with two events on 10 and 11 April.
On 10 April the PIME House Hong Kong will discover a "memorial stone" in memory of the 205 missionaries who came in a century and a half in the territory. Sara 'also presented the historical book written and edited by Father Gianni Criveller, PIME missionary theologian in Hong Kong. The next day, a Mass will be celebrated in the cathedral, presided over by Card. Joseph Zen, bishop of Hong Kong. At 20, at Caritas Hall there will be a panel discussion. P. Gianni Giampietro and Sr Beatrice Leung held a talk on "Evangelism and Church found the local" p. Dino Doimo e p. John B. Kwan parleranno della “Evangelizzazione attraverso il servizio pastorale”; p. Renzo Milanese e il dott. Anthony Lam (Holy Spirit Study Centre) su “Evangelizzare attraverso l’educazione e l’azione sociale”. Le considerazioni finali saranno tratte dal card. Zen.
Ringraziamo il Signore per questi anni di missione in Hong Kong e preghiamolo per il dono delle vocazioni.

Thursday, March 20, 2008

What Does Measels Look Like

Papal Homily at the Chrism Mass on holidays in Italy

SANTA MESSA DEL CRISMA
OMELIA DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI
Basilica VaticanaGiovedì Santo, 20 marzo 2008

Cari fratelli e sorelle,
ogni anno la Messa del Crisma ci esorta a rientrare in quel „sì” God's call, we have delivered on the day of our priestly ordination. "Adsum - Here I am", as we said Isaiah, when he heard God's voice asking: "Whom shall I send and who will go for us?" "Here am I. Send me!" Said Isaiah (Isaiah 6, 8). Then the Lord himself, through the hands of the bishop laid his hands on us and we have donated to his mission. Then we covered a lot ground in his call. May we always say that Paul, after years of service to the Gospel is often difficult and marked by all sorts of suffering, wrote to the Corinthians: "Our zeal has not slackened in the ministry, for the mercy of God, entrusted to us "(cf. 2 Cor 4, 1)? "Our zeal has not slackened." We pray on this day, so it is always turned on again, to always re-nourished by the living flame of the Gospel.
At the same time, Holy Thursday is an opportunity for us to ask again and again: What we said "yes"? What is this "being a priest of Jesus Christ"? The Canon II of our Missal, which was probably drawn up by the end of the second century in Rome, describes the essence of the priestly ministry with the words with which, in the Book of Deuteronomy (18, 5. 7), was described the essence of the Old Testament priesthood: Astaro et tibi coram you minister. There are thus two tasks that define the essence of the priestly ministry: first, the "standing before the Lord." In the Book of Deuteronomy it comes against the backdrop of the foregoing provision, that priests do not receive any portion of land in the Holy Land - they lived for God and for God, not waiting for the usual work required for the sustenance of daily life. Their profession was "to stand before the Lord" - to look to him, be there for him so, after all, the word indicated a life in God's presence and thus also a ministry on behalf of others. Come gli altri coltivavano la terra, della quale viveva anche il sacerdote, così egli manteneva il mondo aperto verso Dio, doveva vivere con lo sguardo rivolto a Lui. Se questa parola ora si trova nel Canone della Messa immediatamente dopo la consacrazione dei doni, dopo l’entrata del Signore nell’assemblea in preghiera, allora ciò indica per noi lo stare davanti al Signore presente, indica cioè l’Eucaristia come centro della vita sacerdotale. Ma anche qui la portata va oltre. Nell’inno della Liturgia delle Ore che durante la quaresima introduce l’Ufficio delle Letture – l’Ufficio che una volta presso i monaci era recitato durante l’ora della veglia notturna davanti a Dio e per gli uomini – uno the tasks of Lent is described with the imperative: arctius perstemus in custody - we guard more intensely. In the tradition of Syriac monasticism, the monks were qualified as "having standing, the stand was an expression of consciousness. What it was considered the task of the monks, we can also see it as a reason for expression of the priestly mission and as a correct interpretation of the words of Deuteronomy: the priest must be one who watches. Must be on guard before the relentless powers of evil. He must keep the world awake to God must be one that stands: Straight in front of the current time. Upright in the truth. Upright in for good. Standing before the Lord must always be, deep down, also a load of men to the Lord who, in turn, takes care of all of us to the Father. It must be a lifting of Him, of Christ, his word, his truth, his love. The priest must be upright, unwavering and ready to cash for the Lord even outrage, as the Acts of the Apostles: they were "delighted to have been dishonor for the name of Jesus" (5, 41).
Now for the second word, which the Canon II incorporates text from the Old Testament - "to stand in your presence and serve you." The priest must be an upright person, vigilant, a person who is straight. To this was then added to serve. In the Old Testament text that word has a meaning essentially ritual priests responsible for all acts of worship provided by law. But that act on the rite was then classified as a service, a service task, and so is explained in the spirit in which those activities should be conducted. By taking the word "serve" in the canon, liturgical meaning of this term is adopted in a certain way - in accordance with the newness of Christian worship. What the priest does at that moment, the celebration of the Eucharist, is to serve, do service to God and service to mankind. The cult that Christ has made to the Father was giving himself up to the end for men. In this cult, the priest must be part of this service. Thus the word "serve" involves many dimensions. Certainly first among these is the proper celebration of the liturgy and the sacraments in general, carried out with interior participation. We must learn to understand more and more the sacred liturgy in all its essence, developing a deep familiarity with it, so it becomes the soul of our daily lives. It is then that we celebrate in the right way, then emerges from the self celebrandi ars, art of celebrating. In this art must be nothing artificial. It must become a thing sola con l’arte del vivere rettamente. Se la Liturgia è un compito centrale del sacerdote, ciò significa anche che la preghiera deve essere una realtà prioritaria da imparare sempre di nuovo e sempre più profondamente alla scuola di Cristo e dei santi di tutti i tempi. Poiché la Liturgia cristiana, per sua natura, è sempre anche annuncio, dobbiamo essere persone che con la Parola di Dio hanno familiarità, la amano e la vivono: solo allora potremo spiegarla in modo adeguato. “Servire il Signore” – il servizio sacerdotale significa proprio anche imparare a conoscere il Signore nella sua Parola e a farLo conoscere a tutti coloro che Egli ci affida.
Fanno parte del servire, infine, ancora due altri aspetti. Nessuno è così vicino al suo signore come il servo che ha accesso alla dimensione più privata della sua vita. In questo senso “servire” significa vicinanza, richiede familiarità. Questa familiarità comporta anche un pericolo: quello che il sacro da noi continuamente incontrato divenga per noi abitudine. Si spegne così il timor riverenziale. Condizionati da tutte le abitudini, non percepiamo più il fatto grande, nuovo, sorprendente, che Egli stesso sia presente, ci parli, si doni a noi. Contro questa assuefazione alla realtà straordinaria, contro l’indifferenza del cuore dobbiamo lottare senza tregua, riconoscendo sempre di nuovo la nostra insufficienza e la grazia che vi è nel fatto che Egli si consegni così nelle nostre mani. Servire significa vicinanza, ma significa soprattutto anche obbedienza. Il servo sta sotto la parola: “Non sia fatta la mia, ma la tua volontà!” (Lc 22, 42). Con questa parola, Gesù nell’Orto degli ulivi ha risolto la battaglia decisiva contro il peccato, contro la ribellione del cuore caduto. Il peccato di Adamo consisteva, appunto, nel fatto che egli voleva realizzare la sua volontà e non quella di Dio. La tentazione dell’umanità è sempre quella di voler essere totalmente autonoma, di seguire soltanto la propria volontà e di ritenere che solo così noi saremmo liberi; che solo grazie ad una simile libertà senza limiti l’uomo sarebbe completamente uomo, diventerebbe divine. But in doing so we set ourselves against truth. Because the truth is that we must share our freedom with others, and we can be free only in communion with them. This freedom can be shared with true freedom only if it enter into what is the measure of the freedom, if we enter into God's will This fundamental obedience which is part of being human, it becomes even more concrete in the priest: we do not proclaim ourselves, but Him and His Word, we could not conceive on their own. Do not invent the Church as we would like, but we proclaim the Word of Christ in the right way only in the Communion of His Body. Our obedience is a believing with the Church, a thinking and speaking with the Church, serving with it. This always also what Jesus said to Peter: "You will be taken where they wanted." This is not where we want to be led is an essential component of our service, and that is what makes us free. In such a being driven, which may be contrary to our ideas and projects, experience something new - the richness of God
"ourselves before Him and serve Him": Jesus Christ as the true High Priest of the world has given At these words a depth previously unimaginable. He, as Son was and is Lord, wanted to become the servant di Dio che la visione del Libro del profeta Isaia aveva previsto. Ha voluto essere il servo di tutti. Ha raffigurato l’insieme del suo sommo sacerdozio nel gesto della lavanda dei piedi. Con il gesto dell’amore sino alla fine Egli lava i nostri piedi sporchi, con l’umiltà del suo servire ci purifica dalla malattia della nostra superbia. Così ci rende capaci di diventare commensali di Dio. Egli è disceso, e la vera ascesa dell’uomo si realizza ora nel nostro scendere con Lui e verso di Lui. La sua elevazione è la Croce. È la discesa più profonda e, come amore spinto sino alla fine, è al contempo il culmine dell’ascesa, la vera “elevazione” dell’uomo. “Stare davanti a Lui e servirLo” - It means now enter into his calling of a servant of God The Eucharist as a presence of the descent and ascent of Christ so always refers beyond itself, to the multiple modes of charity. We ask the Lord, on this day, the gift of being able to do so again to say our "yes" to his call: "Here I am. Send me, Lord "(Isaiah 6, 8). Amen.

© Copyright 2008 - Libreria Editrice Vaticana

Thursday, March 6, 2008

Ok Meg Let's Take A Look At That Vergina



Dear,
on April 29, 2008 arrival in Italy for three-year rental of 3 months. Every 3 year of PIME missionaries who are in HK can return to their homes for three months.
My last long holiday 'was in 2005.
will arrive 'and then, on April 29 evening and will leave' to HK on July 31.
I chose this time 'cause the last time I came in August and I had stopped until the end of January. Before Easter and 'really hard to leave HK for the work especially with the catechumens.
Another reason that prompted me to come back to this period, 'which for many years I do not celebrate the wedding anniversary of my parents this year celebrating 39 years in June.
Then, the 50th anniversary of priesthood of Fr Oronzo Pascazio in July.
The marriage of Joseph and Angelica on July 16.
also the feast of Our Lady of my dear Mellitto in July.
The reason most 'important' to rest and meet my family's blood, that of my city ', the Diocese and all your friends.
See you soon.

Wednesday, January 30, 2008

Menstruation And Swollen Glands

07/03/2008 30/01/2008 The Diocese of Hong Kong has the new coadjutor bishop, Bishop John Tong

We have a new Coadjutor Bishop: Bishop John Tong. I also give thanks al Signore e al Santo Padre Benedetto XVI per questo grande dono fatto alla chiesa di Hong Kong e della Cina.




Hong Kong (AsiaNews) – Mons. John Tong On, 69 anni, è stato nominato oggi (30 gennaio 2008) vescovo coadiutore della diocesi di Hong Kong. Dal 1996 era vescovo ausiliare della diocesi.
Mons. Tong, un fine intellettuale, versato nelle lingue, nella cultura e nella teologia, è perciò il successore designato del card. Joseph Zen, che ha già superato i 75 anni (ne ha 76) ed ha chiesto diverse volte al papa di potersi ritirare.
Mons. Tong, nativo di Hong Kong, è uno stretto collaboratore del card. Zen e un grande conoscitore della situazione della Chiesa in Cina. Attualmente è responsabile dell’Holy Spirit Study Centre, un centro di studi e documentazione sulla Chiesa e la cultura cinese.
In una dichiarazione diffusa oggi nella diocesi - e che riproduciamo integralmente qui sotto – egli parla del “lavoro eccellente” che il card. Zen sta svolgendo, in profonda sintonia fra i due.
Dopo aver affermato l’importante contributo che molti missionari stranieri svolgono insieme alla Chiesa locale di Hong Kong, egli sottolinea la vocazione di Chiesa-ponte che Hong Kong ha verso la Cina popolare. “Attendo con tutto il cuore – egli conclude – che il governo cinese garantisca la piena libertà religiosa ai cattolici della madrepatria, così che essi possano dare un maggior contributo alla società, e la nostra patria possa progredire nella sua posizione internazionale”.
Ecco la dichiarazione ufficiale di mons. Tong:


Quando ho ricevuto dal Santo Padre la nomina a vescovo coadiutore di Hong Hong, mi sono sentito inadeguato e senza fiducia in me stesso. Ma, sapendo che il Santo Padre mi ha dato fiducia, e che i cattolici di Hong Kong mi sosterranno con la preghiera, mi sono sentito incoraggiato e ho accettato la nomina con obbedienza e gratitudine. E ora vi supplico di tollerare i miei limiti.
Il card. Joseph Zen sta svolgendo un lavoro eccellente nella guida della diocesi di Hong Kong. Egli è ancora in buona salute. Io spero che egli rimanga ancora al suo posto per il più lungo tempo possibile. Sarò felice di continuare a lavorare sotto la sua guida.
Papa Giovanni Paolo II ha detto: “Nella Chiesa non vi sono stranieri”. Spero che tutti noi, come membri del Corpo mistico di Cristo, continuiamo a offrire il nostro sostegno. Clero locale, missionari stranieri, cattolici di Hong Kong, come pure professionisti e lavoratori stranieri da altre parti del mondo, dobbiamo lavorare insieme per costruire una Chiesa piena di vitalità. Mi auguro che tutti possiamo dare un contributo ancora maggiore alla nostra diocesi e alla società.
La nostra evangelizzazione e la nostra testimonianza attraverso le parrocchie, le scuole, la cura dei malati e i servizi sociali sono stati attivi e pieni di frutto. Prego che tutti questi risultati possano svilupparsi ancora di più. Con l’andare degli anni gli impegni di lavoro della diocesi di Hong Kong sono aumentati. Ma c’è carenza di preti locai, diaconi, uomini e donne consacrati. Vi chiedo di pregare per la promozione delle vocazioni, compresa la vocazione al matrimonio cristiano, anch’essa piena di sfide.
La nostra diocesi e la gente di Hong Kong godono di una lunga tradizione di impegno per la società e il bene comune. Continuiamo a tenere rapporti positivi e stabili con differenti confessioni cristiane e con le altre religioni. Spero che queste relazioni armoniose crescano in forza e in profondità.
La nostra diocesi svolge un ruolo indispensabile di Chiesa-ponte con la Cina. Abbiamo sempre promosso l’unità fra i differenti gruppi della Chiesa cattolica cinese e tenuto un dialogo costruttivo con le diverse parti. Seguendo le indicazioni nella recente lettera del Santo Padre Benedetto XVI alla Chiesa di Cina, ci impegneremo col massimo sforzo per continuare. Attendo con tutto il cuore che il governo cinese garantisca la piena libertà religiosa ai cattolici della madrepatria, così che essi possano dare un maggior contributo alla società, e la nostra patria possa progredire nella sua posizione internazionale.

+John Tong
Vescovo Coadiutore
Diocesi di Hong Kong
30 Gennaio 2008