VERGOGNATEVI.
Riporto di seguito l'intelligente intervento che dovrebbe far riflettere buona parte dei sostenitori della sinistra politica italiana, soprattutto quelli che si sono offesi dell'indignazione generale nei loro confronti dopo l'aggressione al Premier. Escludo a priori dalla riflessione la Bindi e Di Pietro, che anche questa mattina ribadiscono le loro posizioni continuando ad alimentare l'odio sociale ad personam, e tutta la mandria di pecoroni incivili (non me ne vogliano gli ovini) che inneggiano a Tartaglia.
Simone Temporiti
GLI INDIGNATI A SENSO UNICO
di MARIO CALABRESI
Ci sono momenti in cui bisognerebbe abolire due parole: ma e però. L’aggressione di un uomo, in questo caso di un primo ministro, è uno di quelli. Di fronte alla violenza non possono essere accettate subordinate, ammiccamenti o tantomeno giustificazioni. Il giorno che la politica italiana tutta lo avrà compreso fino in fondo, allora sarà davvero matura.
Il volto ferito e pieno di sangue di Silvio Berlusconi non può che lasciare sgomenti, non riesco ad immaginare una persona seria o che ami definirsi democratica e perbene che possa avere una reazione diversa.
Se invece la prima cosa che passa in testa è pensare che se la sia cercata o meritata, allora siamo entrati in uno spazio in cui la dialettica politica è degenerata.
Abbiamo ricevuto numerose lettere di persone che spiegano l’accaduto e lo comprendono come reazione ad un governo che definiscono «xenofobo», «antidemocratico» o «razzista». Sono persone che mostrano di essere solidali con gli immigrati e i più deboli, sconvolte per gli attacchi di Berlusconi ai magistrati e preoccupate per la democrazia, ma non toccate da ciò che è accaduto ieri evening. This way of thinking scares me: how you can show sensitivity to one-way, fighting against the violence and then justify an attack, and try to be democratic and peaceful satisfaction with the swollen face of Berlusconi. It means that the ideology continues to pollute the minds, obscuring the minds.
It is conceivable that the prime minister is unfit to govern, to be convinced that his utterances against the other branches of government as well as against the organs of security are alarming and wrong to be worried about those laws ad personam 'at risk to worsen the state of Italian justice, but none of this can justify violence. C’è una linea che in democrazia non si può passare, un discrimine tra ciò che è lecito e ciò che non lo è a cui non si può derogare. E dire che sembrerebbe essere chiaro a tutti: tanto che anche a sinistra si invita alla mobilitazione democratica in seguito ad ogni aggressione o violenza. Questo deve valere anche per il leader di un governo di centrodestra, anche per Silvio Berlusconi.
Da ieri sera i blog e Internet sono invasi da battute, ironia, festeggiamenti e dai deliri di chi ci spiega che se l’è cercata. Su Facebook sono già nati decine di gruppi di fans dell’aggressore, Massimo Tartaglia, che in poche ore hanno raccolto migliaia di sostenitori. La rete, purtroppo, mostra ancora una time to collect the worst of us, but politicians and newspapers have a duty not to banks, to be serious and understand that the reasons lead us back on the road, and that we can not continue to raise the level of confrontation.
And this concerns not only the left but also the premier, his majority and newspapers that are closer. For months, almost no one seems able to avoid the temptation to feed the terrible climate in which we live, Italy looks more and more to a stage where you only hear the voice of the ultras screaming while on fire curves. In this ongoing battle, which speaks only of the fate of the prime minister, has lost sight of any consideration of the state of the country and his needs.
The Prime Minister, to whom we express our sincere solidarity, so hopefully it will be wise to understand that he himself - the attacked - now can make a difference: it can tone down the rhetoric and pave the way for a more civil and respectful confrontation . It is hoped that all the opposition understands and is able to isolate those raves.
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